Il cinema deve usare necessariamente linguaggi diversi da quelli letterari. Il regista deve dare la sua lettura interpretativa.
Quanto più un regista ammira e stima un libro, tanto più trova difficile mettervi del suo.
Quando capita un insuccesso, evito sempre di dire «il pubblico è cretino», perché sarei un bimbo che picchia la testa contro il tavolo e dice «è cattivo il tavolo».
Il cinema non produce arte, crea al massimo cultura.
Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino.
I cinematografi: supermercati che vendono amore e paura.
Se un remake non è buono, nessuno vorrà vederlo. E, ribadisco, non fa mai del male al film originale.
La cultura è un bene comune primario come l'acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti.
Il cinema per la sua esistenziale necessità di ricerca, di denuncia, di novità e di rinnovamento... e per la sua caratteristica irrinunciabile di spettacolo di massa... è per sua natura socialista in senso lato.
Quando entri in un meccanismo come quello del cinema, è estremamente difficile uscirne. Il teatro rimane uno dei cardini principali nel cinema, la mia esperienza teatrale rimane un fatto fondamentale. È stata la base.
Non sono brava a capire ciò che il pubblico vuole vedere.
Il denaro, e il lavoro: nei casi migliori, l'arte: ecco che cosa troverete in fondo alla società cinematografica. Null'altro.
I miei personaggi dicevano cose che io non sarei mai riuscito a pronunciare, ma che ho sempre desiderato dire.
Un ricostruttore è in qualche modo un regista "per procura".
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