Non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione!— Luigi Pirandello
Non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione!
Chi non ha calma deve aver paura.
Studiare, predicare: parole. La sostanza è il boccone che si mangia.
Il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Nell'oggetto insomma amiamo quel che vi mettiamo di noi.
Per studiar minuziosamente un grottesco, per prolungar freddamente un'ironia, bisogna avere un sentimento continuo di tristezza e di collera.
Tutti riconosciamo volentieri la nostra infelicità; nessuno, la propria malvagità.
La ragione non merita veramente di chiamarsi con questo nome, se non il giorno in cui comincia a dubitare di se stessa.
La ragione è immortale, tutto il resto è mortale.
Concedi alla ragione il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità.
È per il nostro senno come per i nostri orologi, nessuno funziona come un altro, eppure ognuno crede al suo.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Tutti gli uomini nascono aristotelici o platonici, cioè razionali o irrazionali: le opinioni e le interpretazioni difficilmente interesseranno i primi, e i fatti e le dimostrazioni non convinceranno mai i secondi.
Credo alla tua saggezza solo se viene dal cuore, credo alla tua bontà solo se viene dalla ragione.
Un pessimista ha ragione più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più.
L'eredità fondamentale dell'illuminismo sta tutta qui: c'è un modo ragionevole di ragionare e, se si tengono i piedi per terra, tutti dovrebbero concordare su quello che diciamo, perché anche in filosofia bisogna dare retta al buon senso.
L'autorità è derivata dalla ragione, non la ragione dall'autorità, e l'autorità legittima altro non mi sembra essere che la verità scoperta colle forze della ragione.