Non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione!— Luigi Pirandello
Non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione!
Tutti riconosciamo volentieri la nostra infelicità; nessuno, la propria malvagità.
Avete voi riso della favola della volpe e dell'uva? Io no, mai. Perché nessuna saggezza m'è apparsa più saggia di questa, che insegna a guarir d'ogni voglia disprezzandola.
E del resto è giusto che gli uomini, i quali così spesso si arrogano come merito proprio un bene di cui non sono che strumenti, si attribuiscano assurdità che non è stato in loro potere evitare.
Perché civile, esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
Come la ragione, perché con la ragione si soppravvive a tutto. Si distrugge il distrutto, ricostruendo a intarsi la copia fedele dell'innamorarsi.
Amici dell'umanità... non contestate alla ragione ciò che fa di essa il bene più alto sulla terra: il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità.
Pensiero e ragione si possono conciliare, anzi, la ragione serve a pianificare alcuni enigmi della fede, anche se l'intelletto umano è limitato. Lo scopo della fede e della ragione è lo stesso, se poi la ragione si trova in contrasto con la fede deve cedere a questa.
La vittoria della ragione sull'irrazionalità porta un nome classico : la vittoria di Pirro.
La ragione è anche una passione.
Hanno tutti ragione. È in base a questo principio elementare che prospera il benessere e il conto corrente.
La follia è saltare sul tappeto della ragione.
I saggi sono istruiti dalla ragione; le menti comuni dall'esperienza; gli stupidi dalla necessità; e i bruti dall'istinto.
Provare che ho ragione significherebbe riconoscere che posso aver torto.
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.