È facile farsi grande di una grandezza latente.— Luigi Pirandello
È facile farsi grande di una grandezza latente.
La cinematografia è il linguaggio di apparenze, e le apparenze non parlano. Il linguaggio delle apparenze è la musica. Bisogna levare il cinematografo dalla letteratura e metterlo nella musica, perché deve essere il linguaggio visivo della musica.
Il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Nell'oggetto insomma amiamo quel che vi mettiamo di noi.
Possiamo vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.
La vita è tutta una bestialità, e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto.
I filosofi hanno il torto di non pensare alle bestie e davanti agli occhi di una bestia crolla come un castello di carte qualunque sistema filosofico.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
Essere grande significa essere incompreso.
I soli che meritano un monumento non ne hanno bisogno; quelli, cioè, che hanno eretto un monumento nelle menti e nelle memorie degli uomini.
La vera grandezza consiste nell'essere grandi nelle piccole cose.
L'uomo veramente grande è colui che fa sentire grande ogni altro uomo.
Edizioni economiche di grandi libri possono essere deliziose, ma edizioni economiche di grandi uomini sono assolutamente detestabili.
Quando imparerai a fregartene della gente, solo allora sarai grande.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
Quanti grandi uomini diventano piccoli allorché si mette alla prova la loro grandezza.