Chi vive, quando vive, non si vede; vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina.
— Luigi Pirandello
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La nostra interpretazione
Luigi Pirandello ci invita a meditare sul valore della partecipazione attiva alla propria esistenza. L'autore sottolinea come la vera esperienza di vivere si realizzi quando non c'è consapevolezza diretta del vissuto; è allora che l’individuo vive realmente, senza riflettere sul processo in sé e sui suoi effetti personali. Al contrario, se uno riesce a osservare la propria vita con distacco o introspezione, questo indica un passaggio alla mera percezione di ciò che accade: si è dunque entrati nel regno della subordinazione all’evento, dove l'atto vivente perde il suo valore autentico e diventa una sequenza meccanica. Questo aforisma suggerisce profondità sulle dinamiche esistenziali dell'uomo moderno.
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