C'è cosa dotata di un potere di esasperare che una persona non raggiungerà mai: un pianoforte.— Marcel Proust
C'è cosa dotata di un potere di esasperare che una persona non raggiungerà mai: un pianoforte.
La lettura ci insegna ad accrescere il valore della vita, valore che non abbiamo saputo apprezzare e della cui grandezza solo grazie al libro ci rendiamo conto.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni.
L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.
Siamo costretti, per rendere la realtà sopportabile, a coltivare in noi qualche piccola follia.
Pianoforte. Utensile da salotto, molto usato per castigare il visitatore impenitente. Lo si mette in funzione premendo sui tasti e deprimendo il morale degli ascoltatori.
Un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.
Suonare il pianoforte: una danza delle dita umane.