I nostri nemici muoiono quando la loro morte non ci reca né vantaggio né piacere.— Marcel Proust
I nostri nemici muoiono quando la loro morte non ci reca né vantaggio né piacere.
Qualsiasi essere amato anzi, in una certa misura qualsiasi essere è per noi simile a Giano: se ci abbandona, ci presenta la faccia che ci attira; se lo sappiamo a nostra perpetua disposizione, la faccia che ci annoia.
La fotografia acquista un po' della dignità che le manca quando cessa di essere una riproduzione della realtà e ci mostra cose che non esistono più.
Accade così per tutti i grandi scrittori: la bellezza delle loro frasi è imprevedibile come la bellezza di una donna che ancora non conosciamo.
Credere che l'amicizia esista è come credere che i mobili abbiano un'anima.
La saggezza è un punto di vista sulle cose.
Il peggiore nemico che puoi incontrare, sarai sempre tu per te stesso.
La paura è il peggior nemico dell'uomo.
Se non avrai nemici significherà che hai sbagliato tutto.
L'uomo saggio impara molte cose dai suoi nemici.
Signore dai forza al mio nemico e fallo vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo.
Chi ha prevalso sul proprio nemico soltanto con la forza, lo ha vinto soltanto a metà.
I fiori sulla tomba del nemico hanno sempre un profumo inebriante.
Chi sono i tuoi nemici più irriducibili? Sconosciuti che immaginano quanto tu li disprezzeresti se li conoscessi.
Ai giudizi dei nemici vuolsi avere sempre la debita osservanza.
Grazie al nemico la vita, questo sinistro accidente, si trasforma in epopea.