Quando si legge, si ama sempre un poco versarsi fuori di sé, viaggiare.— Marcel Proust
Quando si legge, si ama sempre un poco versarsi fuori di sé, viaggiare.
Nelle persone che amiamo c'é immanente in loro un certo sogno, che non sempre sappiamo discernere e che tuttavia sempre inseguiamo.
È stato detto che la bellezza è una promessa di felicità. Inversamente, la possibilità del piacere può essere un principio di bellezza.
È incredibile come la gelosia, che passa il suo tempo a fare piccole supposizioni nel falso, abbia poca immaginazione nello scoprire il vero.
I dati della vita non contano per l'artista, non sono per lui che un'occasione di mettere a nudo il suo genio.
La speranza del conforto dà coraggio nella sofferenza.
Non vale la pena girare il mondo per contare i gatti nello Zanzibar.
Non è un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme a lui, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque vada ci sei tu, la mia sorte, il mio destino, la mia fortuna.
I luoghi puoi capirli solamente se ci dormi e se cerchi di captare la voce che rilasciano col buio.
Io non sono più la stessa dopo aver visto la lucentezza luna dall'altra parte del mondo.
Viaggiare in America è come affondare un coltello caldo in un pane di burro.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
Ecco la sciagurata formazione: i genitori avanti, i due figli sui sedili posteriori, a litigare per l'intera durata del viaggio.
In viaggio mi avvolge un sentimento di pace e di sicurezza.
Partiamo all'alba, con il cervello ardente, il cuore gonfio di rancore e desideri amari, e andiamo, docili al ritmo delle onde, cullando l'infinito nostro sul finito dei mari...
Perché ogni vero viaggio presuppone la disponibilità ad accettare l'imprevisto, qualunque esso sia, anche quello di non sapere più di preciso chi si era prima di partire.