Dio, dammi un assegno della tua presenza.— Marcello Marchesi
Dio, dammi un assegno della tua presenza.
Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.
Il diavolo fa le pentole, i preti fanno i coperchi.
Non fate troppi esami di coscienza. Sono nocivi. I detersivi corrodono le tubature. Meglio i tranquillanti. I tranquillanti, però sono sconsigliati ai fedeli perché sostituiscono la preghiera e danno la serenità dello spirito senza la Grazia Divina.
Il sesso è sporco? Basta lavarlo.
I testicoli del toro vanno mangiati sul posto. Se il toro ci sta.
Se ami un essere per la sua bellezza tu non ami nient'altro che Dio, poiché Egli è l'Essere bello per eccellenza. Perciò l'oggetto d'amore, in tutti i suoi aspetti, è solo Dio.
Ingiusto è chi non prova desiderio di te, chi non capisce e non si sente in dovere di amarti, per quanto è nelle possibilità di una creatura razionale.
Specialmente i cattolici hanno inventato tutto un bric-à-brac di "prove dell'esistenza di Dio", tutte del medesimo convincente calibro: gli stessi stratagemmi, le stesse ecclesiastiche capriole, atti di stupro filosofico, talvolta sospetti perfino ai signori della chiesa.
Solo Dio non sbaglia mai e in tutto riesce.
Credo che la prova dell'esistenza di Dio risieda principalmente in una profonda esperienza personale.
Se si crede negli esseri umani, si crede in Dio: è il primo passo e il più difficile.
Non occorre provare la non esistenza di Dio; basta ricordare che ci sono due cose che, ad ogni modo, contano più di lui, e a cui la fede in lui deve subordinarsi: la verità e la libertà.
Tutto ciò che si può sapere di Dio è manifesto nell'uomo.
L'invenzione di Dio è stata resa necessaria per dare un indirizzo più preciso alle bestemmie, che prima erano troppo generiche e poco incisive.
Tutto ciò che l'uomo desidera invano quaggiù, è perfetto e reale in Dio.