Più difficile è essere dinanzi agli altri quel che siamo davanti a Dio.
Bisogna aver vissuto in una piccola città per sapere come i congegni della società vi giochino allo scoperto e fino a che punto i drammi e le farse della vita pubblica e privata vi siano messi a nudo.
La carità è una virtù che gli elogi funebri attribuiscono senza eccezione a tutti i defunti, e questo è già sospetto.
Le usanze contano più delle leggi, le convenzioni più delle usanze.
La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano... poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie.
La maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.
Non sforzarti di essere ciò che non sei, ma lotta per rimanere ciò che sei.
La mia vittoria più grande è quella di essere stata capace a convivere con me stessa, ad accettare i miei difetti... Sono molto lontana dall'essere umano che vorrei essere, ma ho deciso che dopo tutto non sono poi così male.
Non essere né benevolo, né mal disposto.
Io non sono di questo mondo, sapete. Vivo in questo mondo, ma non sono del mondo.
Quanti uomini non si hanno in pregio, quante donne non si dicon belle, per quello che non è loro? Togli via gli accompagnamenti dalle ariette di musica; e vedrai quello che sono.
Un uomo è quello che ha commesso. Se dimentica è un bicchiere messo alla rovescia, un vuoto chiuso.
Siamo come vetrine di noi stessi, continuamente, mettiamo in ordine, copriamo o mettiamo in mostra le pretese qualità che altri ci attribuiscono, e lo facciamo per ingannare noi stessi.
Noi siamo un processo psichico che non controlliamo, o che dirigiamo solo parzialmente. Di conseguenza, non possiamo pronunciare alcun giudizio conclusivo su noi stessi o sulla nostra vita.
Siamo noi stessi i nostri più crudeli carnefici.