La frase di Marguerite Yourcenar evoca la delicatezza e l'immediatezza del passaggio tra le fasi cruciali della nostra esistenza, suggerendo che entrambe - il nascere ed il morire - sono momenti fugaci circondati da un mistero impenetrabile. Questa aforisma invita a considerare la vita come una serie di aperture e chiusure veloci, le quali ci invitano alla riflessione su quanto sia prezioso ogni istante che viviamo tra queste due porte invisibili della nostra esistenza. Essa suggerisce un'attenzione ai dettagli del quotidiano nonostante la comprensibile tendenza umana a concentrarsi solo sui grandi eventi, promuovendo una consapevolezza più profonda dell'intrinseca bellezza e brevità della vita.