È spesso vano, e talvolta tirannico, tentare di rendersi utile.
L'antipatia è come un'amicizia a rovescio.
Agire e pensare come tutti non è mai una garanzia e non è sempre una giustificazione.
È dai fatti e dai gesti più banali che si deve cominciare a delineare un personaggio, come uno schizzo a grandi linee.
La musica, questa gioia dei forti, è la consolazione dei deboli.
La memoria dice sempre troppo o troppo poco.
Quello che non è utile allo sciame non è utile nemmeno all'ape.
L'utile è bello, il dannoso è brutto.
Quando una cosa ci è necessaria o utile, quando reagisce su di noi cagionandoci o dolore o gioia, quando si rivolge fortemente alle nostre simpatie o è una parte vitale dell'ambiente nostro, essa trascende dalla vera sfera dell'arte.
Avviene sempre che lo spazio si riduca, gli stessi gesti si ripetano quasi meccanicamente ogni volta che si imbrigliano le proprie facoltà in vista di un compito solo limitato e utile.
L'utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo?
Chi nella vita preferisce il bello all'utile, finisce certo, come il bimbo che preferisce le caramelle al pane, col rovinarsi lo stomaco e con guardare il mondo con molta tetraggine.
Tutti gli uomini cercano l'utile; ma di nessuna cosa si fanno giudizi cosi disparati ed erronei come dell'utile.