La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.— Mark Twain
La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.
Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio.
Se volessimo capire in cosa consiste davvero la razza umana, dovremmo solo osservarla in tempo di elezioni.
Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo.
Siamo sempre più ansiosi di distinguerci per un talento che non possediamo, che essere apprezzati per i quindici talenti che possediamo.
Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
Con il progredire della civiltà l'uomo si fa sempre più debole.
Ogni civiltà è diventata di quando in quando una crosta sottile su un vulcano di rivoluzione.
Il compito principale della civiltà, la sua propria ragion d'essere, è di difenderci contro la natura.
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
La civiltà progredisce aumentando il numero di operazioni importanti che possiamo compiere senza pensarci.
Esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
La civiltà è un progresso da una omogeneità indefinita e incoerente verso una eterogeneità definita e coerente.
La civiltà di una nazione dovrebbe essere misurata in base alla deferenza verso il sesso debole.