La civiltà è una malattia che è quasi sempre fatale.
Ci sono due tipi di sciocchi; gli uni dicono: "Questo è vecchio, quindi è buono", gli altri dicono: "Questo è nuovo, quindi è meglio".
L'originalità, temo, è spesso soltanto un plagio non rilevato e frequentemente inconscio.
L'ansia è l'interesse che si paga su un guaio prima che esso arrivi.
La preoccupazione è l'interesse che si paga su un guaio prima che esso arrivi.
Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili.
Accettare la civiltà quale essa è significa praticamente accettare la decadenza.
Esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Ogni civiltà è diventata di quando in quando una crosta sottile su un vulcano di rivoluzione.
I comodi sono la sola cosa che può darci la nostra civiltà.
Si potrà parlare di civiltà solo quando si considererà cannibalismo non solo mangiare i nostri simili, ma carne in generale.
La civiltà è una terribile pianta che non vegeta e non fiorisce se non è innaffiata di lacrime e di sangue.
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.
Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità.