La civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo; ed essere bene educati vuol dire appunto esser commedianti.
La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi è destinata a scoprire l'illusione domani.
Due sole vere infelicità ha la vita, per coloro sui quali la natura esercita la sua feroce ingiustizia: la bruttezza e la vecchiaia, soggette al disprezzo e allo scherno, della bellezza e della gioventù.
Fare, fare. Fare per fare, senza vedere neppure quello che fate, perché lo fate. E la giornata è passata.
A me non han fatto mai meraviglia certi peccatori moribondi, che reclamano Dio prima di chiuder gli occhi alla luce. Lo spirito moderno è profondamente malato, e invoca Dio come un moribondo pentito. Mi fa bensì meraviglia che si chiami Dio quel che in fondo è buio pesto.
Nulla è più complicato della sincerità.
Gli uomini non nascono civili, lo diventano.
Scopo della civiltà, non è il progresso della scienza e delle macchine, ma dell'uomo.
Esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Se la civiltà non è nel cuore dell'uomo, ebbene, essa non è da nessuna parte.
La nostra civiltà è ancora in una fase intermedia: non del tutto bestia, perché non è più interamente guidata dall'istinto; non del tutto umana, perché non è ancora interamente guidata dalla ragione.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
Una civiltà tecnocratica priva dell'apporto sapienziale della religione non sarà mai in grado di produrre e sostenere quell'etica basata sul principio-responsabilità in grado di unire gli uomini tra loro, di cui il nostro tempo ha urgente bisogno.
Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita.
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