Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità.— Sigmund Freud
Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità.
Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
C'è almeno un punto in ogni sogno, dove non si può toccare il fondo: un ombelico, in un certo senso, che è il suo punto di contatto con l'ignoto.
Le rappresentazioni religiose sono scaturite dallo stesso bisogno che ha generato tutte le altre acquisizioni della civiltà, ossia dalla necessità di difendersi contro lo schiacciante strapotere della natura.
La folla psicologica è un'entità provvisoria composta da elementi eterogenei, momentaneamente congiunti, proprio nello stesso modo in cui le cellule di un corpo vivente formano con la loro unione un nuovo essere che presenta caratteri molto diversi da quelli di ciascuna di esse.
Nell'ingenua opinione di chi si sveglia, il sogno, se pure non proviene da un altro mondo, ci rapisce tuttavia, mentre dormiamo, in un altro mondo.
La razza umana finirà per eccesso di civiltà.
La civiltà progredisce aumentando il numero di operazioni importanti che possiamo compiere senza pensarci.
La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.
La civiltà è una terribile pianta che non vegeta e non fiorisce se non è innaffiata di lacrime e di sangue.
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.
Una civiltà tecnocratica priva dell'apporto sapienziale della religione non sarà mai in grado di produrre e sostenere quell'etica basata sul principio-responsabilità in grado di unire gli uomini tra loro, di cui il nostro tempo ha urgente bisogno.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
Scopo della civiltà, non è il progresso della scienza e delle macchine, ma dell'uomo.