Accettare la civiltà quale essa è significa praticamente accettare la decadenza.— George Orwell
Accettare la civiltà quale essa è significa praticamente accettare la decadenza.
I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l'innocenza.
Parte del motivo della bruttezza degli adulti, agli occhi di un bambino, è che il bambino di solito guarda in su, e poche facce appaiono al meglio se viste dal basso in alto.
Chi è vincente ora sembrerà sempre invincibile.
Ogni opinione rivoluzionaria attinge parte della sua forza alla segreta certezza che nulla può essere cambiato.
Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
Esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Per prima cosa fu necessario civilizzare l'uomo in rapporto all'uomo. Ora è necessario civilizzare l'uomo in rapporto alla natura e agli animali.
Si potrà parlare di civiltà solo quando si considererà cannibalismo non solo mangiare i nostri simili, ma carne in generale.
La civiltà è una terribile pianta che non vegeta e non fiorisce se non è innaffiata di lacrime e di sangue.
I comodi sono la sola cosa che può darci la nostra civiltà.
La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.
Con il progredire della civiltà l'uomo si fa sempre più debole.
Ogni civiltà è diventata di quando in quando una crosta sottile su un vulcano di rivoluzione.