E' antipolitico chi non rispetta le gerarchie dei valori.— Matteo Renzi
E' antipolitico chi non rispetta le gerarchie dei valori.
Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un'altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd.
Arriva un momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità e la speranza deve prendere il posto della rassegnazione.
Ma perché dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? E ci sono anch'io tra questi, nessuno di noi ha chiesto di andare al governo.
Il nostro tempo è adesso. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.
Noi vogliamo che il governo arrivi alla fine del proprio percorso con convinzione e saremo i più leali a dare una mano al tentativo di Enrico Letta.
Non credo che la politica sia la cosa più importante del mondo, anche se siamo tutte sue vittime. Un autobus può oggi travolgermi, e io posso morire così: non per questo l'autobus è la cosa più importante che ci sia.
L'istituzione politica è particolarmente forte là dove l'efficacia dell'educazione è deficiente, cioè nell'ampiezza del raggio d'azione.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Non a caso euro, privatizzazioni senza liberalizzazioni, distruzione giustizialista dei partiti e creazione dei partiti personali neocaciquisti fanno un tutt'uno.
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
Antipolitica è promettere tagli alla casta e poi non farli, però Giuliano Amato ci sta lavorando.
O fortunata Roma, nata sotto il mio consolato!
Cosa può pensare davvero qualcuno che ha dedicato l'intera vita a indagare sui retroscena delle versioni ufficiali? Probabilmente niente, immagino che non votasse neppure; sapeva troppe cose.
Ho sempre considerato la sfera del diritto e quella della politica come due facce della stessa medaglia. Il mondo delle regole e il mondo del potere: il potere che crea le regole, le regole che trasformano il potere di fatto in un potere di diritto.
Onestamente, il mio orientamento politico non può essere che di sinistra.