Abbiamo l'ambizione di cambiare l'Italia, non di cambiare il governo.— Matteo Renzi
Abbiamo l'ambizione di cambiare l'Italia, non di cambiare il governo.
La politica deve essere conquista, deve essere senza rete. Bisogna sudare e combattere, essere pronti a rimettersi in gioco. Come diceva Clint Eastwood: "Se vuoi una garanzia, allora comprati un tostapane".
Dobbiamo abituarci a pensare che le scelte per un Paese non si fanno per le elezioni successive, ma si fanno per le generazioni successive.
Il cambio di governo non oscura i risultati di quello precedente.
E' antipolitico chi non rispetta le gerarchie dei valori.
Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un'altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd.
Chi più di ogni altra cosa desidera governare la gente è, proprio per questo motivo, il meno adatto a governarla.
Il governo non può dipendere che dal popolo per la sua sopravvivenza e per la sua autorità.
La società è prodotta dai nostri bisogni, e il governo dalle nostre debolezze.
I governi sono le vele, il popolo è il vento, lo stato è l'imbarcazione, il tempo è il mare.
Purtroppo, con le citazioni della Bibbia in bocca agli uomini di governo, finora non si sono fatte esperienze liete.
E' proprio durante la guerra che il governo copre con un velo impenetrabile i suoi latrocini e i suoi errori.
Il Congresso, dopo anni di stallo, è finalmente riuscito ad aprire la via a discussioni informali che potrebbero portare a possibili colloqui formali che potrebbero potenzialmente produrre un qualche tipo di tentativo di accordo...
L'arte del governo è l'organizzazione dell'idolatria.
I finanziamenti ministeriali vanno dati solo alle opere prime vere. Basta coi bacucchi al centesimo film finanziati dal governo.
La lotta alla criminalità organizzata rappresenta un obiettivo primario e strategico dell'azione di Governo, perseguito con fermezza e determinazione sull'intero territorio nazionale.