Il mio amico non è altro che la metà di me stesso; anzi, un altro me stesso. Perciò devo considerare l'amico come me stesso.
— Matteo Ricci
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La nostra interpretazione
La frase di Matteo Ricci esprime un profondo sentimento filosofico sulla natura dell'amicizia, vedendola come una connessione essenziale che va oltre la semplice associazione. L'affermazione suggerisce che l'amico è non solo parte integrante della propria identità ma anche uno specchio di sé stesso. Questo pensiero eleva il concetto dell'amicizia a un livello quasi metafisico, dove le persone trovano in altri la proiezione del proprio io più autentico e profondo. La comprensione che l'amico è da trattare come se stessi riflette una visione morale della reciprocità ed empatia nell'interazione umana.