La consapevolezza è una malattia.— Miguel de Unamuno
La consapevolezza è una malattia.
Le lingue, come le religioni, vivono di eresie.
I martiri creano la fede, ma la fede non crea martiri.
Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l'ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.
Colui che vuole tutto quello che accade, ottiene che accada quello che egli vuole.
L'unico modo di dare determinatezza al mondo è quello di dargli la consapevolezza.
Nel cercare di migliorare il tuo carattere, devi conoscere quello che è in tuo potere fare e ciò che lo oltrepassa.
Non pensare. Il pensiero è nemico della creatività. È consapevole di sé, e ciò che è consapevole di sé è schifoso. Tu non puoi provare a fare le cose. Devi semplicemente fare le cose.
Vi è una sola sapienza, riconoscere l'intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
Nulla è così buono per una persona ignorante quanto il silenzio; e se egli fosse cosciente di questo non sarebbe un ignorante.
Noi non diveniamo, noi siamo. Non sforzatevi di divenire. Siate.
Non sappiamo bene chi siamo, finché non sopravviene una nuova circostanza a rivelarcelo.
L'occidente deve avere la consapevolezza della superiorità della sua civiltà che ha garantito benessere largo e il rispetto dei diritti umani, di quelli religiosi, che non c'è nei paesi islamici, il rispetto dei diritti politici.
In Inghilterra non sanno che la schiavitù è stata inventata proprio qui.
Le più grandi gioie della vita vengono solo dalla consapevolezza di non essere speciali. Perché tutti lo siamo.
La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge.