La tolleranza senza il dialogo è un eufemismo per l'indifferenza.
La società moderna si concede il lusso di tollerare che tutti dicano ciò che vogliono perché oggi, di fondo, tutti pensano allo stesso modo.
La tolleranza generale riguardo al chiasso inutile, ad esempio riguardo allo sbattere le porte, abitudine oltre modo maleducata e volgare, addirittura un sintomo dell'ottusità generale e della povertà di idee.
Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.
La tolleranza è come il vino: un po' fa bene, troppa è dannosa.
La tolleranza è un altro nome per l'indifferenza.
Sono prima di tutto un cristiano. Ma credo nella tolleranza religiosa e nel trovare i punti in comune tra tutti noi.
La tolleranza è necessaria così in politica come in religione: solo l'orgoglio ci fa essere intolleranti.
Il messaggio di tolleranza verso l'altro non dev'essere tradotto in un messaggio di intolleranza verso la propria identità.
Tolleranza. Saper ridere quando uno vi pesta i calli mentali.
La tolleranza, l'apertura e la comprensione verso le culture degli altri popoli, le strutture sociali, i valori e le fedi, sono ormai indispensabili per la sopravvivenza stessa di un mondo interdipendente.