La memoria non fa un film, la memoria fotografa.
La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore. Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno. L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro è per cambiare il passato.
L'uomo attraversa il presente con gli occhi bendati. Può al massimo immaginare e tentare di indovinare ciò che sta vivendo. Solo più tardi gli viene tolto il fazzoletto dagli occhi e lui, gettato uno sguardo al passato, si accorge di che cosa ha realmente vissuto e ne capisce il senso.
Con quanta leggerezza e con che pessimi materiali l'uomo costruisce le sue scuse!
L'obiettivo fotografico c'era già molto tempo prima di essere inventato; c'era la sua essenza non materializzata. Anche senza un obiettivo puntato addosso, gli uomini già si comportavano come davanti a una macchina fotografica.
Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
La memoria è lo scriba dell'anima.
La memoria diminuisce se non la tieni in esercizio.
La maggior parte della gente che ho conosciuto è la dolente e inaccettabile memoria di una scissione, memoria sepolta viva e che si cerca di tenere giù finché si può.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
V'hanno momenti nella vita, la cui rimembranza, sebben lontana, continua a vivere ed ingigantirsi per così dire nella memoria, e per quanto strani siano gli eventi della vita, quella rimembranza conserva il posto che vi ha preso.
Nel paese della memoria il tempo è sempre ora.
La memoria è un valore fondamentale; non è nostalgia del passato, bensì difesa e salvataggio della vita, senso del presente di ogni esistenza e di ogni valore.
La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.