La violenza va sempre rifiutata, perché a farne le spese è poi la gente comune.— Miriam Makeba
La violenza va sempre rifiutata, perché a farne le spese è poi la gente comune.
Ho ricevuto diverse proposte in proposito e offerte di candidature politiche, ma il mio ruolo è quello di cantare.
Coloro che credono nell'uomo quale è, e non hanno dunque abbandonato la speranza di vincere la violenza e l'irrazionalità, devono esigere che a ogni uomo sia dato il diritto di organizzare autonomamente la propria vita, nella misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri.
Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza.
Ecco un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza: decidere di non mangiare più altri esseri viventi.
La violenza domestica è il fronte di prima linea nella guerra contro le donne.
La violenza è rivoluzionaria, quando è adoperata a liberarsi dall'oppressione violenta di chi ci sfrutta e ci domina; appena essa si organizza a sua volta, sulle rovine del vecchio potere, in violenza di governo, in violenza dittatoriale, diventa controrivoluzionaria.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
Non abbiamo finito di estirpare in gran parte del mondo l'eredità del totalitarismo. Noi abbiamo compiuto l'opera di ricostruzione post-bellica, ma non abbiamo affrontato la ricostruzione morale dopo l'esperienza inaudita della violenza e della tortura che è ancora praticata nel mondo.
L'arte deve sopprimere la violenza.
Ogni violenza ha, come fine ultimo, far balbettare la vittima, spezzare la sua sintassi.
Con la violenza puoi uccidere colui che odi, ma non uccidi l'odio. La violenza aumenta l'odio e nient'altro.