Bisogna permettere al destino di recitare la sua parte di attore.
È facile sentirsi grandi artisti. Basta non avere autocritica.
Arriviamo dal grembo di mamma Natura e là ritorneremo. Nessuna paura.
Si invecchia per lasciare il mondo con meno dolore.
I bambini camminano in discesa, gli adulti in piano, gli anziani in salita. Perché il cielo è su.
Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante.
Non vi è cosa, che più all'uomo importi ed a cui sventuratamente meno egli pensi, quanto il conoscer sé stesso, il suo destino, lo scopo della sua esistenza e la miglior maniera di avverarlo.
E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no... e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino quello. Quella è gente che da sempre c'aveva già quell'istante stampato nella vita.
Segui il tuo destino, bagna le tue piante, ama le tue rose. Il resto è l'ombra di alberi estranei.
Non sono avventuriero per scelta, ma per destino.
I destini dell'uomo sono come fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza, lungo facili percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà ma arrivano ugualmente al mare. La meta finale è per tutti la stessa.
Non è che accadono a ciascuno cose secondo un destino, ma le cose accadute ciascuno le interpreta, se ne ha la forza, disponendole secondo un senso, vale a dire, un destino.
Neppure gli dèi combattono contro il destino.
Il nostro destino è di continuare a moltiplicarci, unicamente per morire innumerevoli.
Si direbbe, in realtà, all'epilogo di certi destini, che noi stessi, per una nostra legge organica, fin dall'inizio, insieme con la vita, abbiamo scelto anche il modo della nostra morte.
Quel che un uomo pensa di sé stesso: ecco ciò che determina, o meglio indica, il suo destino.