Altri possono conoscere il piacere, ma il piacere non è la felicità. Esso non è più importante di un'ombra segue un uomo.
Sorpassa le persone che si fermano a causa della disperazione.
Un uomo che a cinquant'anni vede il mondo come lo vedeva a venti, ha sprecato trent'anni della sua vita.
Se la mia mente può concepirlo e il mio cuore può crederlo, allora io posso compierlo.
Non c'è bisogno di stare in un ring di pugilato per essere un grande combattente. Finché si resterà fedeli a se stessi, si avrà successo nella propria lotta, per quello in cui si crede.
Allah è il più grande. Io sono solamente il più grande pugile.
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di quelli che invidiamo.
La scienza della felicità è tutta negativa: respingiamo ciò che la distrugge, ma non cerchiamo ciò che la costituisce.
Nulla giova alla felicità come sostituire il lavoro alle preoccupazioni.
La felicità è una grattatina per ogni prurito.
Quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. Spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
La felicità è come il coke: qualcosa che si ottiene come sottoprodotto mentre si fa qualcos'altro.
È felice chi giudica rettamente. È felice chi è contento della sua condizione, qualsiasi essa sia, e gode di quello che ha. È felice chi affida alla ragione la condotta di tutta la sua vita.
Dicono che la felicità dell'uomo non può consistere fuorchè nella verità. Così parrebbe, perchè qual felicità in una cosa che sia falsa? E come, se il mondo è diretto alla felicità, il vero non deve render felice? Eppure io dico che la felicità consiste nell'ignoranza del vero.
La qualità più utile alla nostra felicità è quella di bastare a noi stessi, di essere tutto a noi stessi in ogni cosa e di poter dire omnia mea mecum porto.
Di tutti i piaceri i puritani non ci concedono che quello di grattarci.
Non c'é moralista più severo del piacere.
Nessun piacere è di per sé stesso un male: ma i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui ad esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
Tenete a mente che non si sta facendo musica per il proprio piacere, ma per il piacere del pubblico.
Il sesso: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva.
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
C'è uno strano misto di piacere e dolore a osservare chi si ama mentre è senza di noi.
In questa terra di lacrime, ci restano due piaceri: amare una bella donna e fumare un sigaro toscano.
I piaceri violenti sono come le sofferenze profonde: sono muti.
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