Ogni giorno si deve ballare, anche se solo nel pensiero.— Nachman Braslaw
Ogni giorno si deve ballare, anche se solo nel pensiero.
State parlando del ballo come se fosse il lancio di una capsula spaziale.
La danza è, tra le nostre funzioni, quella che si può più logicamente qualificare come divina. La danza è come la messa di tutti i popoli primitivi e può essere un omaggio istintivo... all'ordine dell'universo.
Esseri umani, piante o polvere cosmica: tutti danziamo su una melodia misteriosa intonata nello spazio da un musicista invisibile.
La danza, un minimo di spiegazione, un minimo di aneddoti, e un massimo di sensazioni.
È la danza più dolce che io abbia mai ballato, ciò che sento è la musica che mi scorre nelle vene, è fatta delle notti, del mare, dei campi, del profumo dell'asfalto quando piove.
La danza è considerata d'elite. Riuscire a portarla tra la gente non è facile, ma qualcosa sta cambiando. Mi è capitato di ballare in piazza davanti a 50.000 persone, mi aspettavo di tutto. Invece mi hanno guardato in religioso silenzio, un'esperienza bellissima.
Sono nata in riva al mare. La prima idea del movimento e della danza mi è venuta di sicuro dal ritmo delle onde.
I danzatori sono i messaggeri degli dei.
La paranza è una danza che si balla nella latitanza, con prudenza ed eleganza e con un lento movimento de panza. Così da Genova puoi scendere a Cosenza, come da Brindisi salire sù in Brianza, uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza, uno di Trapani? Forse in Provenza... no, no, no....
Danziamo, danziamo... altrimenti siamo perduti.