Circostanze? Quali circostanze? Sono io che creo le circostanze.— Napoleone Bonaparte
Circostanze? Quali circostanze? Sono io che creo le circostanze.
Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare.
Per non piangere degli uomini conviene riderne.
Mai imputare alla malizia ciò che si spiega adeguatamente con l'incompetenza.
Ho fallito nell'intento, e perciò ho torto; questa è una mera giustizia.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
L'uomo non è la creatura delle circostanze. Le circostanze sono le creature degli uomini.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
Le circostanze sono lo staffile col quale la vita ci percuote. Alcuni di noi lo ricevono a dorso nudo, altri sopra la veste. C'è questa sola differenza.
Esiste della gente fortunata, fornita di doti eccezionali, di sensibilità e di immaginazione, che è sempre all'altezza delle circostanze, che piange sempre ai funerali, ride sempre ai matrimoni.
In una circostanza straordinaria ci vuole una risoluzione straordinaria.
Le persone che si lamentano del proprio stato danno sempre la colpa alle circostanze. Le persone che vanno avanti in questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che vogliono e se non riescono a trovarle, le creano.
L'uomo non è figlio del caso, sono le circostanze le creature dell'uomo.
Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalle tradizioni.
Non vi è, a mio parere, abisso più insondabile per il pensiero dell'importanza decisiva che assumono le piccole cose su questa terra, dei cambiamenti che le circostanze meno importanti producono sulla nostra sorte.