La vita è una malattia dello spirito, un agire appassionato.
Quanto più semplice la legge, tanto più difficile l'applicazione.
L'amore è il fine ultimo della storia dell'umanità, l'amen dell'universo.
Il proposito più alto delle coltivazioni intellettuali è di dare all'uomo una perfetta conoscenza e padronanza del suo io interiore, di rendere la sua consapevolezza la sua propria luce e il suo proprio specchio.
Non dovrebbe esistere che un unico bisogno assoluto: l'amore, la vita in comune con le persone amate.
Dove ci sono bambini c'è un'età dell'oro.
Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
Finché l'essere umano conserva un soffio di vita, può perfezionarsi ed essere utile agli altri uomini. Ma egli può esser utile agli altri uomini, solo perfezionandosi e può perfezionarsi, solo rendendosi loro utile.
Il problema non è la morte ma l'attesa!
Forse la vita alle volte ti gira in un modo che non c'è proprio più niente da dire.
La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico.
Non è vero che nella tua vita non succede nulla... è che guardi dalla parte sbagliata.
Nessuno vive perché lo vuole. Ma una volta che vive lo deve volere.
La vita va accolta con gratitudine.
Io non sono in questo mondo per vivere secondo le aspettative degli altri, e nemmeno credo che il mondo debba vivere secondo le mie.
Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione.