Giocare significa fare esperimenti col caso.
Non dovrebbe esistere un unico bisogno assoluto che renda possibile la diretta esclusione degli altri: l'amore, la vita in comune con le persone amate?
La vita dell'uomo colto dovrebbe alternarsi fra musica e non musica, come fra sonno e veglia.
Quando sogniamo di sognare, siamo prossimi a destarci.
Anche il caso ha le sue regole.
Basta volere per potere.
Il gioco è sempre una perdita: di tempo, se non altro.
Quando il gioco si fa duro, i duri si chiedono se è il caso.
Un giocatore di carte dovrebbe sapere che una volta che il denaro sta nel piatto, cessa di essere suo.
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.
Il gioco è una delle dimensioni più libere e appassionate della esistenza; poche cose si fanno con tanta intensità come i giochi.
Le carte sono una guerra, sotto le mentite spoglie di un gioco.
Il gioco è un corpo a corpo con il destino.
Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.
Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.