Il gioco è sempre una perdita: di tempo, se non altro.— Joan Fuster
Il gioco è sempre una perdita: di tempo, se non altro.
Forse non siamo mai tanto sinceri come quando fingiamo di esserlo.
La verità va esagerata perché risulti credibile.
Shakespeare non dovette fare tanti sforzi per essere Shakespeare, né Goethe per essere Goethe, né Dante per essere Dante. La qual cosa è piuttosto avvilente.
L'adulterio è ormai una cosa pacchiana.
A ben pensare, ciò che in realtà ci infastidisce non è che gli altri ci contraddicano, ma che ci dimostrino che siamo noi a contraddirci.
Le carte sono una guerra, sotto le mentite spoglie di un gioco.
Il gioco è un corpo a corpo con il destino.
Il gioco è una delle dimensioni più libere e appassionate della esistenza; poche cose si fanno con tanta intensità come i giochi.
Due cose mantengono vive le creature: il letto e il giuoco; peroché l'uno è refrigerio de le fatiche e l'altro ricreazione de i fastidi.
Il gioco d'azzardo è una concorrenza troppo scoperta, senza veli, e come ogni sfacciata nudità offende il senso del pudore.
Un giocatore di carte dovrebbe sapere che una volta che il denaro sta nel piatto, cessa di essere suo.
Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.
Giocare significa fare esperimenti col caso.
Giocare, giocare non è divertente, nel senso leggiadro della parola. Anzi è una cosa, con quella tensione senza respiro, profondamente faticosa.
Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.