Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.— Octavio Paz
Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
La saggezza non sta nella stasi né nel cambiamento, ma nella loro dialettica.
Un pessimista è un uomo che guarda entrambi i lati della strada prima di attraversare in un senso unico.
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.
Un governo espresso da un Parlamento così povero di conoscenze specifiche non precede le situazioni, ne è trascinato.
Il governo gestisce il Dipartimento per l'Alcol, il Tabacco, e le Armi da Fuoco, quindi dovranno pur sapere una cosa o due su come soddisfare le donne.
L'unico governante sicuro è colui che ha imparato ad obbedire volontariamente.
Ma perché dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? E ci sono anch'io tra questi, nessuno di noi ha chiesto di andare al governo.
Gli uni governano per il piacere di governare, gli altri per non essere governati; questi hanno solo il più piccolo dei due mali.
Qualora un governo sia salito al potere attraverso qualche forma di consultazione popolare, fraudolenta o no, e si mantenga almeno un'apparenza di legalità costituzionale, è impossibile che l'impulso alla guerriglia si produca, poiché non tutte le possibilità di lotta politica si sono esaurite.
Il governo della gente, dalla gente, per la gente, non dovrà sparire dalla terra.
La storia testimonia che i cambiavalute hanno usato ogni sorta di inganno, macchinazione, frode e violenza possibile al fine di mantenere il controllo sui governi per gestire il denaro e la sua emissione.
Non si sente più parlare di crescita, concorrenza, semplificazione e la parola sviluppo è sparita dal lessico del governo. L'Italia non ha più né un baricentro né una meta.
La storia ci fa conoscere che le classi governanti hanno sempre procurato di parlare al popolo il linguaggio che stimavano non il più vero, ma il più conveniente allo scopo a cui miravano.