La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.— Octavio Paz
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.
La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
La saggezza non sta nella stasi né nel cambiamento, ma nella loro dialettica.
Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
Perché temi il tuo ultimo giorno? Esso non contribuisce alla tua morte più di ciascuno degli altri.
La morte venne nel mondo per il peccato', dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.
Se temo la morte vuol dire che la vita mi è ancora vicina, disperata più di me.
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.
La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.
Tutte le nostre conoscenze ci aiutano solo a morire di una morte un po' più dolorosa di quella degli animali che nulla sanno.
La morte è sempre e dovunque terribile per una creatura che è nata e che non ha vissuto. Che non ha vissuto affatto: capisci, che non ha vissuto!
Ogniqualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse.
Ai lutti succedono presto o tardi eventi lieti, è legge della vita.