Le cose di cui si è assolutamente certi non sono mai vere.
Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle.
La coscienza e la viltà sono esattamente la stessa cosa. La coscienza è semplicemente il marchio di fabbrica della ditta. Tutto qui.
La scienza è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su verità eterne. L'arte è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su cose belle, immortali e in continuo mutamento. Alla morale appartengono le sfere più basse e meno intellettuali.
Non vi può essere amicizia fra l'uomo e la donna. Vi può essere la passione, l'ostilità, l'adorazione, l'amore, ma non l'amicizia.
Non vi è niente di peggio di un'influenza positiva... Ogni influenza è immorale.
Ho poche certezze. E nessuna incrollabile.
Possiamo essere assolutamente certi solo di cose che non capiamo. Una dottrina che è compresa è spogliata della sua forza.
Le certezze non sono di questo mondo. E quelle poche quasi sempre sono negative.
L'uomo non possiede che due certezze assolute: il piacere e il dolore. Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa.
Certo, certissimo, anzi probabile.
Come non cadere in ginocchio davanti l'altare della certezza.
Non abbiamo nessuna certezza neppure per un giorno intero.
Se c'è una cosa di cui sono sicuro è che questo mondo non basta, e se non c'è altro se lo possono riprendere indietro tutto intero.