Essere anormali spesso vuol dire essere grandi, essere normali spesso vuol dire essere stupidi.— Oscar Wilde
Essere anormali spesso vuol dire essere grandi, essere normali spesso vuol dire essere stupidi.
Quello che qualifichiamo per insincerità non è altro che un metodo col quale uno riesce a moltiplicare la propria personalità.
Le uniche cose che non si rimpiangono sono le proprie follie.
Il pubblico ha un'insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa eccetto quelle che meritano di essere conosciute.
L'uomo che vede entrambi i lati di una questione è un uomo che non vede assolutamente nulla.
Non esistono i presagi: il destino non manda araldi. E' troppo saggio o troppo crudele per farlo.
Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.
Siamo nati tutti ignoranti, ma dobbiamo lavorare sodo per restare stupidi.
Uno sciocco trova sempre uno più sciocco che l'ammiri.
Essere generosi con gli stupidi è un modo come un altro per punirli e rimetterli per sempre al loro posto.
Nulla al mondo è più pericoloso che un'ignoranza sincera ed una stupidità coscienziosa.
La stupidità è spesso ornamento della bellezza: dà agli occhi quella limpidezza tetra degli stagni nerastri e la calma oleosa dei mari tropicali.
Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità.
Se mi trovo in compagnia di persone intelligenti non fa differenza se uno è italiano, etiope o argentino. Solo la stupidità e l'insensibilità non hanno bandiere.
Agli esami gli sciocchi fanno spesso domande a cui i saggi non sanno rispondere.
Io rispetto molto la stupidità umana. È la sola cosa che mi da un'idea dell'eternità.