Qualsiasi cosa può diventare un piacere, se la si fa ripetutamente.— Oscar Wilde
Qualsiasi cosa può diventare un piacere, se la si fa ripetutamente.
L'autorità è sempre degradante: degrada sia coloro che la esercitano, sia coloro che la subiscono.
L'artista non è mai morboso. L'artista può esprimere tutto.
La cattiva arte è molto peggiore dell'assenza d'arte.
Se una donna vuole tenere un uomo, deve semplicemente far affidamento su ciò che c'è di peggiore in lui.
Il nostro unico dovere nei confronti della storia è di riscriverla.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui a esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
Un uomo è solo ed unico giudice in ciò che a lui piace, o non piace.
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Ogni piacere è un vizio, perché cercare il piacere è quello che fanno tutti nella vita, e l'unico vizio orrendo è fare quello che fanno tutti.
Tutto il segreto del non-essere-desiderio dell'uomo, sta in questa espressione: rinuncia al godimento, che gli psicanalisti prendono in un senso che viene a negarla: per essi non si rinuncia al godimento che per godere meglio.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Nessun uomo civile si rammarica mai per un piacere e nessun uomo incivile sa che cosa sia un piacere.
Senza piacere non vi è vita; la lotta per il piacere è la lotta per la vita.
Il piacere è un subbietto speculativo, e non reale; un desiderio, non un fatto; un sentimento che l'uomo concepisce col pensiero, e non prova; o per dir meglio, un concetto, e non un sentimento.
Nessun piacere è di per sé stesso un male: ma i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.