Non è certo il piacere che rende la vita degna di essere vissuta.
Quando un uomo vuole ammazzare una tigre, lo chiama sport; quando è la tigre a volerlo ammazzare, la chiama ferocia.
La casa è la prigione della ragazza e il riformatorio della donna.
La regola d'oro è che non ci sono regole d'oro.
La democrazia sostituisce l'elezione da parte dei molti incompetenti all'incarico affidato dai pochi corrotti.
L'uomo può scalare le cime più alte, ma non può dimorarvi a lungo.
Niente fa tanto piacere a un autore quanto vedere le sue opere rispettosamente citate da altri dotti autori.
Il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura.
Nessun piacere è di per sé stesso un male: ma i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.
Non esiste una cosa come il puro piacere; un po' di ansia si accompagna sempre ad esso.
Nelle immersioni sul fondo del piacere rischiamo di prendere più sabbia che perle.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Piccola cosa è il piacere nel corso della vita umana: lunghissimi invece i fastidi.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui a esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
Il piacere è la felicità degli stolti, la felicità è il piacere del saggio.