Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi.
Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso.
A volte ho l'impressione che Dio, nel creare l'uomo, abbia in qualche modo sopravvalutato le sue capacità.
Non c'è arte senza coscienza di sé, e la coscienza di sé e lo spirito critico sono tutt'uno.
Niente sembra tanto una ingenuità, quanto una indiscrezione.
Il buono ha avuto fortuna e il cattivo è finito male. Ecco che cosa si intende con la parola "fiction".
Chi vive contento di niente possiede ogni cosa.
Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Mendicare o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi.
La morte degli altri ci aiuta a vivere.
Dicevano gli argonauti che navigare è necessario, ma che non è necessario vivere. Noi, argonauti della sensibilità malata, diciamo che sentire è necessario, ma che non è necessario vivere.
Non posso vivere né senza te né con te.
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte.
Viviamo nella paura, ed è così che non viviamo.
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
Siccome questi terroristi sanguinari vogliono colpire il nostro modo di vivere, uno dei modi per rispondere è continuare a vivere come si vive in una democrazia.