Vivere è diventato un esercizio burocratico.— Ennio Flaiano
Vivere è diventato un esercizio burocratico.
L'infelicità è essa stessa un vizio.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi governa.
In amore gli scritti volano e le parole restano.
L'Italia è un paese dove sono accampati gli italiani.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
L'uomo impara sempre a vivere quando è troppo tardi.
Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perché è sufficiente a sé stesso, deve essere o una bestia o un dio.
Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi.
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Ha vissuto bene chi ha saputo bene stare nascosto.
Sogna in silenzio, ma vivi ad alta voce.
Viviamo nella paura, ed è così che non viviamo.
Mendicare o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi.