Viviamo come sogniamo, soli.
La vita non sopporta che ci si guardi troppo dentro.
Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia nella vita!
È privilegio della prima giovinezza vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta la bella continuità di speranze che non conosce pause o introspezioni.
L'abitudine di riflettere profondamente è la più perniciosa fra tutte le abitudini perse dall'uomo.
La vanità gioca dei brutti scherzi alla memoria.
Viviamo in un mondo di cose e il nostro unico legame con loro è che sappiamo come manipolarle o consumarle.
Non devi evitare l'amore per il resto dei tuoi giorni solo perché potrebbe non funzionare o perché ti riduce a pezzi. Non è certo un modo di vivere!
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
L'uomo impara sempre a vivere quando è troppo tardi.
Ognuno è cosmo tessuto di caos e bellezza. E vivere è esercitarsi a dominare quegli oceani interiori che ci generano e ci minacciano.
Quello che mi interessa è solo vivere, capito cosa voglio dire? Pensare positivamente, puro e chiaro. E potrò camminare sempre a testa alta e fare le cose liberamente.
Ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a vivere.
Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, ché anche nella tempesta della vita umana le cose leggiere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare.
Può capitare di vivere senza "esistere".
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