La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
Non amo i princìpi... preferisco i pregiudizi.
Per lo più la virtù è una forma di deficienza, come il vizio è un affermarsi dell'intelletto.
Quando una donna si accorge dell'indifferenza di suo marito verso di lei, o trascura ogni eleganza, o fa sfoggio di cappelli elegantissimi che sono pagati dal marito di un'altra.
Si può esprimere un'opinione davvero imparziale soltanto su cose che non ci interessano. Ragion per cui, indubbiamente, un'opinione imparziale è sempre del tutto priva di valore.
Nessun uomo ha veramente successo a questo mondo, a meno che non abbia una donna alle sue spalle, poiché sono le donne a governare la società. Se non si hanno donne al proprio fianco, si è fuori dal mondo.
La scuola della povertà è la nulrice dei grandi animi.
"Ricco no" - disse - "sono un povero con soldi, che non è la stessa cosa."
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare.
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.
Niente costa tanto caro come essere poveri.
La povertà non porta infelicità, porta decadimento.
Per ogni povero che impallidisce di fame, c'è un ricco che impallidisce di paura.
Chi pensa di potersi permettere di essere negligente non è lontano dalla povertà.