Chi si adatta bene alla povertà è ricco.— Lucio Anneo Seneca
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Non c'è mai grande ingegno senza una vena di pazzia.
Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t'ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola. La verità è accessibile a tutti, non è dominio riservato di nessuno, e il campo che essa lascia ai posteri è ancora vasto.
Insegnando s'impara.
Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi.
Non c'è nessun motivo di vivere, nessun limite alle sventure, se si teme tutto quello che può accadere.
Uomo povero ha i giorni lunghi.
Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
Al povero non va dato ciò che è possibile a noi ma ciò di cui lui ha bisogno.
La povertà è la matrigna del genio.
Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.
Ogni buona composizione è soprattutto un lavoro di astrazione. Tutti i bravi pittori lo sanno. Ma il pittore non può fare del tutto a meno dei soggetti senza che il suo lavoro soffra di impoverimento.
Chi è povero, essendo amato?
In verità non è povertà, se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più.
La povertà è una grande educatrice.