Quando non ho più blu, metto del rosso.
Non mi piace la gente che parla della bellezza. Cosa è la bellezza? Uno ne potrebbe discutere come problema nella pittura.
Quand'ero piccolo, mia madre mi diceva: "Se farai il soldato, sarai generale; se diventerai monaco, sarai Papa". Ho voluto fare il pittore, e sono diventato Picasso!
Copiare gli altri è necessario, ma copiare se stessi è deplorevole.
Quando dicono che sono troppo vecchio per fare qualcosa, cerco di farlo in fretta.
La pittura è più forte di me, mi costringe a dipingere come vuole lei.
Ho grande rispetto per gli operai e ho sempre pensato che le tute blu quasi sempre scontino, senza avere responsabilità, le conseguenze degli errori compiuti dai colletti bianchi.
Ti amerò per tutta l'eternità Aspetterei un milione di anni Promettimi che ti ricorderai di essere mio Baby, non riesci a vedere attraverso le lacrime?
Ho visto un'alba blu.
C'era una volta un uomo, che avea belle case e belle ville, vasellame d'oro e d'argento, mobili ricamati, carrozze tutte dorate; ma per disgrazia quest'uomo avea la barba blu; e ciò lo rendeva così brutto e terribile, che non c'era donna o ragazza che non scappasse in vederlo.
Tatiana è l'amica mia grassa, talmente grassa che se se veste di blu: fa notte!
Come vedete quest'albero? Verde? E allora mettete del verde, il più bel verde della vostra tavolozza. E quest'ombra? Piuttosto blu? Non temete allora di dipingerla col blu più intenso possibile.
Ora il cambiamento è arrivato. Non ci sono Stati blu (democratici) e Stati rossi (repubblicani), ci sono gli Stati Uniti d'America.
Prendo il viola. Il viola è una bella tinta. Schiacciata nello spettro dei colori tra il blu e il bianco. È sempre vincente.
Ma il cielo è sempre più blu.
La morte non è l'ultima verità. Ci appare nera come ci appare blu il cielo, ma non annerisce la vita più di quanto l'azzurro celeste sporchi le ali dell'uccello.