La preghiera deve essere insistente. L'insistenza denota fede.— Padre Pio
La preghiera deve essere insistente. L'insistenza denota fede.
Chi medita cerca di conoscere i suoi difetti, tenta di correggerli e si modera negli impulsi.
Distacchiamoci dal mondo in cui tutto è follia e vanità.
Siamo devoti alla Madonna e saremo sempre salvi da ogni pericolo.
La vanagloria è un nemico proprio delle anime che si sono consacrate al Signore e che si sono date alla vita spirituale.
L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina.
La preghiera pensata come un mezzo per realizzare un fine personale è una meschinità, è un furto. Suppone un dualismo e non una unità in natura e nella coscienza. Non appena l'uomo sarà tutt'uno con Dio, non pregherà più. Vedrà la preghiera in ogni atto.
La preghiera non è un ozioso passatempo per vecchie signore. Propriamente compresa e applicata, è lo strumento d'azione più potente.
Il vero pregare non è borbottare molte parole alla guisa de' pagani, ma adorar Dio con semplicità, sì in parole, sì in azioni, e fare che le une e le altre sieno l'adempimento del suo santo volere.
Quand'anche potessi credere, sarei ancora ben lungi dal poter pregare. Il pregare continuerebbe a sembrarmi il modo più sfacciato di seccare Dio, il peccato più nauseante di tutti, e dovrei intercalare ogni preghiera con lunghi periodi di espiazione.
Non cercate tanto la forma della preghiera: basta che vi gettiate in ginocchio.
La preghiera non ha bisogno di parole.
Pregare, altro vizio solitario.
Così come le preghiere degli uomini sono una malattia della volontà, le loro credenze sono una malattia dell'intelletto.
L'infantilismo del pregare: si prega per ciò che comunque si ottiene, anziché per l'irraggiungibile.
Prega per noi ora e nell'ora della nostra nascita.