Il desiderio della preghiera è già una preghiera.— Georges Bernanos
Il desiderio della preghiera è già una preghiera.
È duro essere soli, più duro dividere la propria solitudine con degli indifferenti o degli ingrati.
L'uomo supera sempre le definizioni con le quali si pretende di delimitarlo.
Vi è in ogni uomo una capacità enorme di rassegnazione, l'uomo è naturalmente rassegnato. È per questo che dura.
La guerra totale è la società moderna stessa, al suo più alto grado di efficienza.
È chiaro che la moltiplicazione dei partiti a tutta prima lusinga la vanità degli imbecilli. Dona loro l'illusione di scegliere.
Si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte.
Quando gli dèi vogliono punirci, esaudiscono le nostre preghiere.
Se dalla preghiera si alza un uomo migliore, la preghiera è esaudita.
Quand'anche potessi credere, sarei ancora ben lungi dal poter pregare. Il pregare continuerebbe a sembrarmi il modo più sfacciato di seccare Dio, il peccato più nauseante di tutti, e dovrei intercalare ogni preghiera con lunghi periodi di espiazione.
Non conosco un solo prodotto straniero che entri in questo paese senza pagar dazio, tranne le risposte alle preghiere.
Chi crede in Dio può rivolgergli le sue preghiere, per chi lo conosce la preghiera si chiama lavoro.
La preghiera non è un ozioso passatempo per vecchie signore. Propriamente compresa e applicata, è lo strumento d'azione più potente.
Questo bisogna chiedere nelle preghiere: una mente sana in un corpo sano.
Il religioso perfetto prega così bene che ignora di pregare.
Nella preghiera io trascino Dio nella miseria umana, lo faccio partecipe delle mie sofferenze e dei miei bisogni. Dio non è sordo ai miei lamenti mi esaudisce e ha compassione di me. Dio ama l'uomo, ossia soffre delle sventure dell'uomo.