La preghiera è un'empietà.
Spesso la timidezza rende l'uomo di spirito amabile: il suo effetto sullo sciocco è solitamente di renderlo stupido.
Per un uomo abituato a vivere di illusioni, la ragione è l'avvoltoio di Prometeo.
Si ragiona sempre male quando si ha paura, e non si ha mai paura quando si sa ben ragionare.
Il coraggio non è che l'attitudine o l'abitudine di chiudere gli occhi all'occorrenza.
La preghiera pensata come un mezzo per realizzare un fine personale è una meschinità, è un furto. Suppone un dualismo e non una unità in natura e nella coscienza. Non appena l'uomo sarà tutt'uno con Dio, non pregherà più. Vedrà la preghiera in ogni atto.
Prega meglio chi meglio ama uomini, uccelli e bestie.
Così come le preghiere degli uomini sono una malattia della volontà, le loro credenze sono una malattia dell'intelletto.
La preghiera non ha bisogno di parole.
La preghiera non è un ozioso passatempo per vecchie signore. Propriamente compresa e applicata, è lo strumento d'azione più potente.
Se dalla preghiera si alza un uomo migliore, la preghiera è esaudita.
È meglio, quando si prega, avere un cuore senza parole piuttosto che delle parole senza un cuore.
Quando gli dèi vogliono punirci, esaudiscono le nostre preghiere.
L'infantilismo del pregare: si prega per ciò che comunque si ottiene, anziché per l'irraggiungibile.
Pregare. Pretendere che le leggi dell'universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.