Perché aveva paura di ammetterlo, ma quando era con lei valeva la pena di fare tutte le cose normali che le persone normali fanno.
Lei e Mattia erano uniti da un filo elastico e invisibile, sepolto sotto un mucchio di cose di poca importanza, un filo che poteva esistere soltanto fra due come loro: due che avevano riconosciuto la propria solitudine l'uno nell'altra.
Si chiese perché non fosse capace di lasciare tutto in disordine, di dare spazio alla rabbia che gli inondava il cervello, di bestemmiare e spaccare oggetti. Perché preferiva che ogni cosa sembrasse al suo posto anche quando non lo era.
Vagava per l'appartamento silenzioso come il fantasma di se stessa, inseguendo senza fretta la propria lucidità. Sto impazzendo, pensava alle volte. Ma non le dispiaceva. Anzi, le veniva da sorridere, perché finalmente stava scegliendo lei.
Se i nostri anni migliori fossero davvero questi non sarei soddisfatto dell'uso che ne stiamo facendo.
L'essenziale per lui è stato scavare una trincea fra presente e passato: un rifugio che neppure la memoria fosse in grado di violare.
Mentre nella vita di tutti i giorni quello che accade non può essere sempre plateale, nei miei romanzi non potrei mai parlare di una vita vissuta in maniera "normale" dove la normalità sia il suono del presente.
In tv vediamo tette rifatte, donne perfettissime. Mai la normalità, che è sempre imperfetta, asimmetrica. È un mondo irreale ma visibile, inquina la vita di tutti i giorni, gli occhi dei nostri figli.
Ciò che misura la virtù di un uomo non sono gli sforzi, ma la normalità.
II paradosso fondamentale del Cristianesimo è che la ordinaria condizione dell'uomo non è il suo stato di sanità e di sensibilità normale: la normalità stessa è un anormalità. Questa è la filosofia profonda della caduta.
Il bisogno dell'America non è l'eroismo ma la guarigione; non panacee, ma la normalità; non la rivoluzione ma il restauro.
Sono solo una persona normale che è riuscita a fare alcune cose straordinarie.
Sono sempre in ritardo, in tante cose mi ci vuole molto più tempo delle persone normali. Compenso la supervelocità in pista con la superlentezza nella vita.
Ciò che caratterizza un soggetto normale, è precisamente il fatto di non prendere mai del tutto sul serio un certo numero di realtà di cui riconosce l'esistenza.
Quando tutto sembrava tornare alla normalità...
La normalità stessa è un'anormalità.
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