La vera, forse l'unica identità cristiana è la santità.
Noi sappiamo che la fede non è né una camomilla né una consolazione, ma una fonte di interrogativi, di inquietudini, di non appagamento.
La Chiesa non intende più dominare la società, ma camminare con gli uomini.
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
La santità altro non è che una proposta di vita che produce un piacere che dura.
Di un uomo santo il corpo l'han costruito i cieli.
Hanno detto che la santità di una persona si commisura dallo spessore delle attese. Forse è vero.
Il nostro vero patrimonio umano ce lo portiamo con noi per accrescere il valore nella santità.
Santo. Peccatore morto, riveduto e corretto.
Non si nasce santi; lo si diventa con molte tribolazioni e dolori.
Il Santo riscatta la storia dal suo peccato di essere esistenza. Entra nei disegni di Dio e libera l'umanità dalla schiavitù del potere, della abitudine e della desolante ipocrisia. Colui che possiede la vocazione è sempre libero.
I santi sono gli unici uomini veramente e pienamente realizzati.
I Santi sono tenerissimi quando sono all'interno della missione che Dio ha loro affidato, e diventano piuttosto "burberi" quando sono all'esterno di questa missione.