Finalmente sono un giornalista anch'io: ora i fatti non mi interessano più.
Fottere un repubblicano alle elezioni è il piacere più grande che un uomo possa concedersi senza togliersi i vestiti di dosso.
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.
Come diceva Orson Welles, per avere materiale sempre nuovo basta affidarsi alla cronaca.
Per i giornalisti, la lettura dei giornali è un'attività indispensabile e la rassegna stampa uno strumento di lavoro: per sapere cosa dire occorre sapere cosa hanno detto gli altri. E' questo uno dei meccanismi attraverso i quali si genera l'omogeneità dei prodotti proposti.
Ci sono due specie di giornalisti: quelli che si interessano a ciò che interessa il pubblico; e quelli che interessano il pubblico a ciò che gli interessa, e questi sono i grandi.
Mi piace respirare la chiarezza Sentire dentro un po' di tenerezza Rompendo i bugigattoli dei dogmi culturali stampati sulle tavole di pietra o sui giornali.
Il giornalismo porta a tutto. A condizione di uscirne.
Ormai è consenso comune che il popolo italiano non legge i giornali, li ripassa; ch'egli non sa che farne degli articoli di fondo, poiché gli basta il notiziario.
Non invento i miei libri: saccheggio storie dai giornali o ascolto con orecchio attento le vicende degli amici. Da questi spunti poi i miei personaggi emergono da soli, con naturalezza.
Quello è intelligente come un giornale. Sa tutto. Ciò che sa cambia ogni giorno.
La cronaca è letteratura sotto pressione.