Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.— Elias Canetti
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
La più perfetta e terrorizzante opera d'arte dell'umanità è la sua ripartizione del tempo.
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".
Le sue disperazioni mi suonano troppo puntuali.
Per quanto sgradevoli siano i nemici, non diventeranno mai noiosi come i seguaci.
Delle donne non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.
La stampa tiranneggia gli uomini politici, le lettere, le arti, il palcoscenico e persino la vita privata.
Il giornalista non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato per ciò che non scrive.
I giornali si dividono essenzialmente in due gruppi: quelli di partito e quelli di parte.
Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi giornale se non conosce quali interessi controllano il giornale.
E' una calunnia che i giornali non stimolino i propri lettori al pensiero. Di certo li portano ai cruciverba.
Fare a pezzi un giornale quotidiano è l'unico mezzo per liberarsi, d'un colpo, da ladri, assassini, truffatori, apostoli, catastrofi.
Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.
Il giornalismo dovrebbe essere testimonianza e distacco, ma quando racconti storie emotivamente forti è difficile non restarne coinvolti.
I giornali non stampano smentite, è ovvio: diminuisce la fiducia del pubblico nella stampa.
Sento un profondo disgusto per i giornali, ossia per l'effimero, per il transitorio, per quanto oggi è importante ma domani non lo sarà più.