Il viaggio più bello quaggiù è quello che facciamo l'uno verso l'altro.
Ricordatevi, nel comprare una valigia, che durante un lungo viaggio ci sarà sempre un momento in cui sarete costretti a portarla voi stessi.
Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini.
Le automobili ci hanno permesso di riscoprire quegli spazi che separano una città dall'altra.
Oggi la stazione ferroviaria è diventata una specie di bevanda alcolica, e il turismo uno stupefacente.
Viaggiare, è chiedere di colpo alla distanza ciò che il tempo non potrebbe darci che a poco a poco.
Si viaggia non per arrivare ma per viaggiare e fra gli indugi brilla il puro presente.
Guai a chi non sa viaggiare.
Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.
Viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di umiltà.
La gente viaggia per le stesse ragioni per cui colleziona opere d'arte: perché così fa la buona società. Essere stati in certi punti della superficie terrestre è socialmente appropriato; dà un senso di superiorità su coloro che non ci sono mai stati.
Nel grande viaggio si fanno dei viaggi, sono i nostri piccoli percorsi insignificanti sulla crosta di questo pianeta che a sua volta viaggia, ma verso dove?
Viaggiare è il paradiso degli sciocchi.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
L'uso dei viaggi è di regolare l'immaginazione con la realtà, e, invece di far pensare come possono essere le cose, di farle vedere come sono.
Una delle più grandi seccature dell'autostop è il dover parlare con innumerevoli persone, dar loro la sensazione che non hanno fatto un errore a prenderti su, persino divertirli.